Il Montottone gioca ed il Porto Potenza vince
PORTO POTENZA: Cionfrini, Rebichini, Paparoni, Scoponi, Tacconi, Felicetti (62′ Meschini), Frezzotti (75′ Costantini) (85′ Costi), Reucci, Mobili, Tartufoli, Canavesi. All. Scoponi. (A disp. Sangermano, Mazzieri, Foglini, Zallocco).
MONTOTTONE: Remia, Carelli, Traini M., Cappella Moreno, Aria, Mandolesi, Cannellini, Boccatonda, Vallesi, Moretti (62′ Scarcelli), Murazzo (62′ Ciccola). All. Malaspina. (A disp. Armellini, Cappella Marco, Traini Leonardo, Marcatili, Miola).
ARBITRO: Piccinini di Ancona – Assistenti Ben Ahmed e Santori.
RETI: 9′ e 97′(R) Tartufoli .
ESPULSI: al 31′ mister Malaspina e all’80′ Cappella Moreno per doppia ammonizione.
AMMONITI: Scoponi, Rebichini, Carelli.
SPETTATORI: 400 circa.
PORTO POTENZA: Il Montottone ritorna a giocare al campo di Porto Potenza, a distanza di più di anno dal famigerato play out di Promozione, perso in modo orrido e, trova purtroppo, lo stesso brutto ambiente e la stessa brutta sconfitta. Dopo quattro sconfitte su altrettanti incontri invece, per la squadra di casa, arriva il primo sorriso davanti al pubblico amico. Esce dalle paludi della bassa classifica il Porto Potenza e cala nell’anonimato il Montottone dopo la terza sconfitta consecutiva. Il torneo sembra davvero equilibratissimo e ciò significa che, se con una vittoria si viaggia in zona play off, con una sconfitta si piomba nei posti scomodi della classifica. E’ stata una gara tosta, come ampiamente prevedibile, Il Montottone ha giocato, ha creato e purtroppo, ha sprecato tantissimo. Il Porto Potenza ha fatto il suo, pochissime apparizioni dalle parti di Remia e… palle lunghe e pedalare, ma alla fine ha portato a casa i tre punti. Per il Montottone solo un pugno di mosche nelle mani. Parte forte il Montottone e sembra dominare nei primi minuti di gioco, ma al 9′ il Porto passa: invenzione di Tartufoli che su punizione vede il giovane Remia troppo decentrato e lo uccella sul palo opposto con un tiro, non certo irresistibile. Il Montottone si rimette sotto e crea occasioni a raffica. Al 17′ Murazzo calcia alto da un metro dalla linea bianca. Al 33′ è Moretti ad impegnare Cionfrini in angolo. Al 42′ bel cross di Boccatonda dalla destra e Vallesi Fabrizio, tutto solo in area, gira di testa a lato. Al 44′ Murazzo prova la rovesciata, su invito di Cappella Moreno; il suo tiro finisce a lato di un soffio. Ad inizio ripresa subito l’ennesima occasionissima per i gialloblù: sgroppata di Carelli sulla destra, il cross del laterale gialloblù è per Vallesi Fabrizio che calcia a lato, ma il difensore strattona vistosamente l’attaccante del Montottone e ciò si vede dalla maglia che si allunga di mezzo metro: ci poteva stare il penalty. Al 69′ si vedono per la prima volta i locali nell’area di un Montottone sbilanciatissimo, alla ricerca del pareggio: Mobili grazia i gialloblù e centra la traversa. Al 73° il Montottone grida al gol dopo un’uscita fuori area di Cionfrini, Vallesi si ritrova la sfera sui piedi al limite dell’area, con la porta spalancata; il suo pallonetto però, sfiora il palo ed esce incredibilmente. All’80′ il match rimane fermo per una decina di minuti per un brutto scontro che vede coinvolti Cappella Moreno e Costantini: entrambi escono in barella assai malconci e necessitano del ricovero in ospedale per sospetto trauma cranico. Per il giocatore montottonese c’è anche il secondo cartellino giallo, che gli costa l’espulsione. La partita praticamente finisce qui, anche se si gioca per altri 17 minuti, ma il Montottone, nonostante i cambi, sembra già sotto la doccia. Al 97′ l’ultimo sussulto, quando Mobili tira in porta, trovando il braccio di Mandolesi. Rigore trasformato da Tartufoli.
Perdere una partita in questo modo deve far riflettere; con almeno sei nitide occasioni gol fuori casa, non si può uscire dal campo sconfitti. Ma il calcio insegna che davanti alla porta bisogna “buttarla dentro”. E proprio in questa gara, questa legge è stata applicata dai locali, in modo perfetto. Per il Montottone è il terzo stop di fila, non bisogna certo fare drammi, ma un campanello d’allarme è certamente suonato e non si può far finta di niente. Starà ora al mister Malaspina, ed ai suoi collaboratori, trovare e curare al più presto, il “male oscuro” di cui il Montottone è afflitto.