Ottimo pareggio nell’arena di Treia!!
AURORA TREIA: Maccari, Verdicchio (64′ Bartolini), Cervigni, Menghini (76′ Fraticelli), Pazzelli, Carnevali, Zenobi, Pandolfi, Di Francesco Ariel, Di Francesco Alex, Chornopyschuk (81′ Prioglio). All. Fondati.
MONTOTTONE: Armellini, Monaldi, Schicchi, Marcantoni, Carelli, Corradini (51′ Di Ruscio), Cannellini, Cappella (62′ Tomassoni), Bigioni, Canullo, Pazzi (69′Pazzi). All. Massi.
ARBITRO: Kamberaj di Pesaro, assistenti Fabrizi di Macerata, Monteriù di Fermo.
NOTE: Giornata nuvolosa, lieve brezza, angoli 10-4, espulso Marcantoni, ammoniti Di Ruscio, Mandolesi, Carelli, Schicchi e Carnevali.
Treia: Un punto sofferto, ma ampiamente meritato da un Montottone che oggi, ha dimostrato di saper anche soffrire. Una gara tutta in salita per i gialloblù, condizionata dagli infortuni e giocata per un’ora in inferiorità numerica. Montottone senza Moretti squalificato, Garagliano out nell’ultimo allenamento per un problema alla coscia, Boccatonda ricaduto quando sembrava imminente il suo rientro, Cerretani influenzato e con Mandolesi e Cappella febbricitanti, il primo in panca. Partono fortissimo i locali, che aggrediscono il Montottone nei primi minuti di gioco. Ma passata la furia dei primissimi minuti, la gara cambia e sono proprio i gialloblù a fare la partita, giocando sempre palla a terra e tenendo l’Aurora nella propria metà campo. Ma al 33′ il Montottone resta in dieci: Marcantoni se ne va sulla fascia sinistra, viene platealmente spinto da tergo, l’arbitro fa proseguire ed il difensore gialloblù lo manda a quel paese. Ingenuo il giocatore, fiscalissimo l’arbitro ad estrarre il rosso diretto. Anche in dieci il Montottone non si scompone. Massi ridisegna un 3 5 1 irrobustendo il centrocampo e lasciando Canullo solo in avanti a dar fastidio ai mastini Treiesi, forti fisicamente ma in sofferenza sulle ripartenze e sulla velocità dell’attaccante gialloblù. Al 44′ il Montottone va vicinissimo alla rete: schema su punizione eseguito alla perfezione, che mette in condizione Pazzi di crossare rasoterra, dalla destra, per Canullo che, non arriva di un niente all’appuntamento col gol. Si va al riposo in parità. Nella ripresa sono ancora gli infortuni a condizionare la gara del Montottone: al 51′ Corradini è costretto ad uscire per una distorsione alla caviglia, al 62′ è Cappella febbricitante, ad alzare bandiera bianca ed al 69′ Pazzi, toccato duro nel primo tempo, deve gettare la spugna. Il Montottone si schiera a protezione della propria area, cercando qualche ripartenza, per far male all’avversario. L’Aurora ci crede e cerca di spingere sull’acceleratore, ma seppur in trincea, il Montottone rischia davvero poco. Al 70′ Bartolini crossa dalla destra per Di Francesco Alex, provvidenziale è Monaldi a deviare la sfera in angolo. Al 75′ ancora Di Francesco Alex, dalla destra, entra in area e spara in diagonale un destro potente, che Armellini devia da campione. All’81′ Carelli ha ancora fiato da vendere, cavalca tutta la fascia destra, entra in area e calcia forte di destro: Maccari è costretto ad un grande intervento in angolo, salvando la propria porta. Al 94′ brutto infortunio ad Armellini sul piede sinistro. Il portierone gialloblù resta stoicamente in campo nei restanti tre minuti di recupero, praticamente con una gamba sola. Al 97′ il fiscalissimo Kamberaj di Pesaro, fischia la fine delle ostilità. Un punto strameritato per il Montottone che, non perde da cinque partite e che, in queste cinque gare, ha subito soltanto due reti. Purtroppo le continue assenze stanno condizionando il campionato dei gialloblù ma la squadra, grazie anche ai nuovi innesti di qualità, ed al ritorno nelle ultime due gare di un rigenerato Carelli, sta cercando di venir fuori dalla melma della zona play out. Sabato prossimo un altro banco di prova di quelli impegnativi. Sarà in scena al “Mazzola” la capolista Helvia Recina. Un’altra di quelle gare non consigliate ai deboli di cuore.
Siamo costretti a chiudere con una nota negativa. Nel finale di partita avremmo fatto volentieri a meno di ascoltare gli insulti, con frasi indicibili, lanciate all’indirizzo del portiere Armellini, mentre usciva dolorante, ed in lacrime, portato a braccio negli spogliatoi, sia da parte della panchina locale che da parte del pubblico. Andrea Armellini (nella foto) è un giocatore che non ha niente più da dimostrare. Ha calcato gli stadi di tutta Italia e, a 45 anni, è certamente un esempio di professionalità e di elevato spessore umano. Un autentico esempio per i ragazzi più giovani. La sua lunga carriera parla per lui. Una brutta pagina di sport, che di “sportivo” non ha davvero nulla!! Torna presto portierone!!!!!