Helvia Recina corsara con fatica e…. grazie al segnalinee!!
MONTOTTONE: Remia, Monaldi (30′ Tomassoni), Schicchi, Cappella, Carelli, Bigioni, Cannellini, Mandolesi, Pazzi, Canullo, Moretti. All. Massi.
HELVIA RECINA: Isidori, Argalia, Scoccia, Stefani (75′ Cervigni), Ballini, Tacconi, Rapacci, Domizi, Ulivello, Francioni (90′ Gagliardini), Conforti (73′ Tirabassi). All. Lattanzi.
ARBITRO: Giovannini di Ascoli Piceno, assistenti Tidei ed Evandri di Fermo.
RETI: 13′ Ulivello (R), 29′ Domizi, 62′ Schicchi.
NOTE: Terreno pesante per le forti piogge dei giorni scorsi, angoli 4-5, recupero 1′ e 4′, ammoniti Stefani (H), Remia (M), Domizi (H), Moretti (M), Francioni (H).
Montottone: Se vale la regola non scritta, che una squadra è grande quando sa essere cinica ed approfittare di tutto ciò che gli capita, la deduzione è facile: l’Helvia Recina è una grande squadra! Ha espugnato il “Mazzola”, e portato a casa tre punti d’oro la formazione di mister Lattanzi, perché la gara non è stata affatto semplice per gli ospiti che, grazie anche alla clamorosa “svista”, del primo assistente Tidei di Fermo, sul primo goal, hanno fatto bottino pieno. Dal canto suo il Montottone ha dimostrato di essere squadra e che, i cinque risultati utili consecutivi, non sono stati un caso. Sempre in partita, anche sul doppio svantaggio ed anzi, nella ripresa ha condotto la gara schiacciando la capolista nella propria metà campo. La cronaca: 2 minuti sul cronometro e Stefani entra malissimo su Bigioni a centrocampo. Il centrocampista rimedia una forte contusione sul fianco, che lo condizionerà per tutta la gara. Solo giallo per il centrocampista maceratese. Al 13′ Conforti viene lanciato sulla sinistra, in posizione di off side, non dubbia, ma palese, l’assistente Tidei non segnala, l’esterno ospite entra in area viene steso da Remia: rigore che Ulivello trasforma. Al 24′ Carelli serve una gran palla filtrante per Pazzi che, appena entro area di rigore calcia un destro non convinto e la palla sfila a lato, alla destra di Isidori. Al 29′ ancora Conforti, stavolta sulla destra si fa mezzo campo, crossa al centro per l’accorrente Domizi che, col piattone destro, supera Remia. Un knock out che avrebbe steso chiunque, ma il Montottone seguita a giocare come sa. Al 40′ cross dalla sinistra di Cappella, Pazzi colpisce di testa e la palla sfiora il palo. Al 44′ Tomassoni perde palla, per l’acqua presente sul campo, Domizi gliela ruba e si invola verso Remia, prodigioso è il recupero di uno scatenato Carelli, che devia in angolo, salvando un gol sicuro. Si va al riposo sullo 0-2. Nella ripresa è il Montottone a fare la partita e la capolista arretra il suo baricentro facendosi, a tratti, schiacciare dai locali. Al 62′ Schicchi sfila di forza la sfera a centrocampo, lancia Canullo sulla destra, cross perfetto per l’accorrente Schicchi che, chiude l’uno due e deposita in rete. Il Montottone ci crede e gli ospiti si affidano solo a ripartenze, peraltro sterili, e con un’unica soluzione: Ballini prova costantemente il lancio sulla sinistra per Ulivello, che non produce però effetti. Il Montottone invece gioca palla a terra, nonostante il terreno pesante e cerca col fraseggio di far male agli ospiti. Ma al 73′ Ballini entra duro su Moretti che è costretto ad uscire. Al 74′ dopo una azione insistita, la sfera arriva sui piedi di Schicchi che, dai venti metri lascia partire un sinistro chirurgico sul sette; Isidori compie un assoluto miracolo deviando in angolo. Col Montottone sbilanciato alla ricerca del meritato pari, si vede l’Helvia Recina, l’unica volta nella ripresa, nella metà campo gialloblù all’87′, quando un colpo di testa di Tirabassi finisce sul palo e sulla ribattuta è bravo Tomassoni a spazzare. All’89′ bruttissimo fallo da tergo di Francioni su Mandolesi. Anche stavolta l’arbitro Giovannini è magnanimo e tira fuori solo il giallo. Finisce dopo quattro minuti di recupero e con l’Helvia Recina che festeggia una vittoria soffertissima, macchiata però dall’errore del segnalinee sul primo gol. Il Montottone si lecca le ferite ma deve esser contento della prestazione che oggi, non è sicuramente mancata.