Vince il Montottone con una gara tutto cuore
MONTOTTONE: Armellini, Carelli, Monaldi (63′ Marcatili), Cappella Moreno, Mandolesi, Traini Maicol, Cannellini, Boccatonda, Moretti, Murazzo, Bordoni. All.Malaspina.
CHIESANUOVA: Giulietti, Paolucci, Rocchegiani (46′ Di Francesco), De Santis, Tombesi, Mengoni, Salvatori, Gigli, Carca, Pettinari (60′ Morettini), Rango. All. Santoni.
ARBITRO: Sig. Bonci di Pesaro, assistenti Tidei e Monteriù di Fermo.
RETI: 42′ Bordoni, 57′ Carca, 64′ Cannellini (R).
NOTE: Giornata nuvolosa con leggero vento, terreno in buone condizioni, recupero 1′ e 4′, angoli 3-7.
Montottone: Alla fine di quatto interminabili minuti di recupero, il fischio finale di Bonci, è stata una vera e propria liberazione per il Montottone, che guadagna la vittoria, dopo tre turni amari. Tre punti afferrati con le unghie e con il grande sacrificio di un gruppo, al quale tutto si può rimproverare, tranne l’attaccamento alla maglia, da sempre dimostrato con i fatti e non con le parole. Una gara difficile alla vigilia, contro una formazione, quella di Santoni, esperta e quadrata, con giocatori di spessore, uno su tutti Carca. L’avvio non è dei migliori per il Montottone che deve subire per almeno mezz’ora il gioco degli ospiti, entrati in campo con il piglio giusto. Il Montottone invece, sembra impacciato e forse poco sereno. Fatto sta che il Chiesanuova, già al primo minuto potrebbe passare, con Tombesi che di testa scalda subito le mani di Armellini. Al 15′ sugli sviluppi di un corner , Rango tira a botta sicura, a due passi dalla porta, ma Armellini si supera e salva. Al 27′ ancora l’ennesimo angolo battuto da Gigli, stacca sul primo palo Tombesi, ma il suo colpo di testa viene deviato ancora dal portierone gialloblù. Al 39′ contropiede ospite, Salvatori si trova solo davanti ad Armellini, incrocia di destro ma la palla sibila a lato. Si vede il Montottone al 40′ quando Carelli calcia forte di destro e Giulietti ci mette una pezza. Al 42′ i gialloblù passano in vantaggio. Punizione dalla destra di Cannellini, salta Bordoni che di testa supera Giulietti. Finisce qui la prima frazione di gioco. Nella ripresa la gara è diversa, il Montottone riesce a gestire meglio la sfera e la manovra degli ospiti è meno fluida. Ma attenzione alle punizioni di un certo Carca… Corre il 57′, quando un calcio piazzato dai venti metri, viene calciato in maniera chirurgica, dal bomber bianco rosso; la palla scheggia il palo basso, alla destra di un Armellini immobile e la palla finisce in fondo al sacco: una punizione da campione! Al 61′ ancora un calcio piazzato dalla sinistra di Cannellini, palla al centro dell’area dove Murazzo, tutto solo, a due passi da Giulietti, col piattone destro, calcia malamente a lato. Controffensiva ospite dopo un minuto ed ancora Rango, solissimo davanti ad Armellini, spreca calciando a lato. Partita apertissima, con continui capovolgimenti di fronte, vietata ai deboli di cuore e giocata a viso aperto dalle due formazioni. Al 64′ arriva il vantaggio del Montottone. Cappella Moreno si invola di forza in area ospite e viene agganciato da tergo da un difensore. Rigore sacrosanto che Cannellini trasforma. Per la cronaca l’ultimo rigore concesso al Montottone, peraltro sbagliato da Mandolesi, risale al 07 dicembre 2013 in quel di Macerata. Al 74′ il Montottone potrebbe chiudere la gara, ma il tiro di Moretti, appena entro area di rigore, coglie il palo. Al 77′ ancora Carca su calcio piazzato, calcia benissimo sotto la traversa, ma Armellini è insuperabile e mette in angolo con la manona destra. Ancora Armellini al 35′ dice di no a Gigli. Al quarto minuto di recupero contropiede del Montottone, calcia in porta Marcatili ma un difensore di testa devia in angolo. Corner che non si batte perché arriva il triplice fischio del Sig. Bonci, che decreta la fine dell’incontro, e tre punti pesantissimi per il Montottone. Scatta la gioia di tutta la squadra per una vittoria di platino. Una menzione particolare per il portierone gialloblù Armellini (nella foto a sinistra) che, a dispetto delle sue 44 primavere, ha parato l’impossibile, dimostrando una condizione fisica e mentale incredibile. Dall’altra parte Carca è attaccante di categoria superiore, non solo per la straordinaria abilità nel tirare i calci piazzati ma per i movimenti da attaccante di razza, bravo soprattutto a creare gli spazi per gli inserimenti dei compagni.